MONUMENTO DELLA CERTOSA: VIA LA GATTA I TOPI BALLANO

Borgarello 13 Ottobre 2013

A Borgarello in occasione del rinnovo del tesseramento ASSOCIAZIONE PARCO VISCONTEO , per la quarta volta nel volgere di breve il monumento de La Certosa di Pavia è stato al centro di un affollato incontro di cittadini di  Certosa, Borgarello, Pavia e altri comuni: cittadini pensanti che hanno a cuore le sorti del monumento. Una “Perla”  architettonica lombarda del ‘4-500, racchiusa da antiche mura che circondano 30 ettari di terreno agricolo e  15.000 mq di antichi fabbricati, chiostri, edifici di culto; amata e conosciuta all’ estero quasi più che in Italia ma drammaticamente trascurata e in condizioni di crescente degrado. Per quanto luogo di culto, non è proprietà  vaticana o della curia, ma dello Stato Italiano, che dopo averla gestita dignitosamente fino agli anni sessanta la concesse in gestione a una comunità di frati Cistercensi , oggi rimasti soltanto in 7. Nulla contro il diritto di culto monastico, ma appare evidente che la “regola” e il numero mal si conciliano con le esigenze di tutela di un complesso monumentale di simili proporzioni e con le necessità di gestione di flussi turistici che contano _spannometricamente_ dai 300 ai 700 mila visitatori l’anno. Un transito imponente sino ad ora privo di regolamentazione e totalmente senza ritorno per il proprietario (lo Stato) o per il monumento . Da qui la proposta, in occasione dello scadere della concessione ai frati, della costituzione di un “polo museale” autonomo che potrà gestire convenientemente i flussi turistici (si ipotizzano ricavi da visitatori dai 3 ai 5 milioni di euro), finanziando  restauri, gestione, manutenzioni, dando utile destinazione ai fabbricati , promuovendo occupazione  diretta, indotto, servizi connessi sul territorio. Senza necessariamente escludere la funzione di culto.

Prima mossa: la nomina di un Commissario che ripristini il “biglietto d’ ingresso” garantendo la destinazione dei  proventi e un corretto monitoraggio del numero di visitatori. Seguiranno le fasi successive, certamente complesse,  ma il cambio di orientamento finalmente sarà un fatto acquisito.

Ma torniamo alla 4a affollata conferenza . Si da il caso che nel volgere di pochi mesi Certosa, Pavia e molti altri  comuni italiani avranno le elezioni per il rinnovo di Sindaco e Consiglio comunale. E a Certosa, non è un segreto per  nessuno, sono scoppiate scintille . Fra politici di segno contrario ? Non è più di moda, gli scontri ora avvengono in  famiglia , dentro uno stesso partito. La proposta a favore del monumento covava da anni, fu anticipata dall’ Avv.  Maurici quando prese impegno nel 2010 di patrocinare l’azione legale contro il centro commerciale di Borgarello.  Chiuso quel capitolo, vinta la battaglia “contro”, Maurici si accinge a sostenere la battaglia “pro”, pro monumento.  Ma l’istanza ormai è conosciuta, trova consenso fra i cittadini, infonde fiducia l’autorevolezza della persona. Sulla  scorta della fortunata esperienza dei cugini di Borgarello prende le mosse a Certosa una lista civica, simpaticamente  nominata “IDEA&lista”, che raccoglie il progetto e ne fa polo di aggregazione . Aderiscono in tanti , cittadini ,  intellettuali, esponenti di gruppi politici preesistenti che pure non senza travaglio smussano le diversità, ma la  battaglia è sana, aria nuova a viso scoperto, per chiunque voglia parlarne. E fra loro anche figure del Partito  Democratico, stanche dell’ immobilismo del sindaco PD uscente Petrini , dopo aver ingoiato per anni la scelta  sciagurata pro centro commerciale: ma la loro simpatia si può solo sussurrare a bassa voce. No , il PD ufficiale di  Certosa non è contrario a quella proposta, semplicemente la snobba, non ne parla, ha già fatto programmi,  distribuito destinazioni, designazioni, semplicemente bypassando il confronto con i cittadini . E quando la lista civica raccoglie quella proposta , i suoi aderenti sono tacciati come vecchi arnesi in cerca di tardive rivincite. Ma  quando il segretario PD di Pavia partecipa a una riunione sulla “Certosa” (la 3a), mostrando spontaneo apprezzamento al progetto, è tradimento. Scoppia una polemica sorda ma forte, fra due modi di far politica:  partendo dalla base, o partendo dal vertice.
Ma cosa centrano topi e gatti ? Quando i partiti ( topi) non ricevono partecipazione e stimoli da parte dei cittadini  (la gatta), emerge la parte più discutibile dei partiti, l’ opportunismo, la spartizione , la caduta delle spinte ideali; il fiato sul collo della partecipazione dal basso invece impedisce i giochi di convenienza, porta innovazione e spinta  ideale . Borgarello ha rinnovato profondamento l’ assetto interno del Partito Democratico locale in occasione delle ultime elezioni comunali , rovesciando – dal basso- le scelte sul centro commerciale e dando appoggio alla lista  civica di Lamberti, senza pretesa di ritorni di convenienza. E questo certamente è stato decisivo per il successo elettorale e per il bene di Borgarello; ma è stato anche una manifestazione forte di scelta politica che parte dal  basso e non può non essere riconosciuta come legittimo modo di far vera politica all’ interno del PD .
Credo che questa sia la strada giusta da seguire per un partito a vocazione popolare, negli impegni sul territorio,  anche rinunciando al primato di immagine, purché non manchino autenticità, spontaneità, e condivisione diffusa dei progetti.
 Alessandro Galbiati – iscritto PD Borgarello

pubblico
Un momento dell’incontro di Domenica 13 Ottobre presso l’Auser di Borgarello: una parte del pubblico presente
relatoriUn momento dell’incontro di Domenica 13 Ottobre presso l’Auser di Borgarello: tra i relatori Emilio Ricci, presidente Associazione Parco Visconteo, on. Chiara Scuvera, parlamentare e componente della XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI) e Nicola Lamberti, sindaco di Borgarello.

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2 risposte a “MONUMENTO DELLA CERTOSA: VIA LA GATTA I TOPI BALLANO”

  1. E’ tremendamente vero quello che dice Sergio al punto 1) anche se si rischia che appunto sia l’enorme numero di monumenti italiani in attesa di un salvataggio, sia un’arma a doppio taglio e cioè a far pesare l’ago della bilancia nei confronti di quelli meno conosciuti e famosi.

    Proprio per questo motivo è oggi più che mai necessario che chi vive a Certosa di Pavia e paesi limitrofi ed ha degli interessi economici ormai consolidati (albergatori, ristoratori ecc.) si metta una mano sulla coscienza e faccia VERAMENTE RETE e non sia – come lo è stato in questi ultimi decenni – di fatto latitante e in attesa che qualcosa possa piovere dal cielo…

    Senza progetti seri non si va da nessuna parte..

  2. Sergio Pinto

    Aggiungo due note interessanti per quel che riguarda la Certosa:
    1) Che il Sottosegretario ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, è a conoscenza della volontà del territorio e delle istituzioni locali di valorizzare la Certosa, e questo è un bene! visto l’enorme numero di monumenti italiani in attesa di un salvataggio, averla avuta in visita qualche giorno fa avrà di sicuro posto una piccola pietra in favore del nostro monumento.

    2) Che l’On. Scuvera ha fatto chiaramente capire che le associazioni e le aziende del territorio sono invitate a partecipare ed a fare proposte presso i tavoli di discussione già aperti tra le varie P.A. e lo Stato, gli unici organi al momento preposti a discutere e prendere decisioni, perché verranno ascoltate!
    Ed anche questa credo sia un’ottima notizia perché i cittadini potranno direttamente far sentire la propria voce!

    3) Expo2015 porterà finanziamenti per i progetti sul territorio, ma bisogna far presto per non rischiare di perdere il treno!

    Ciaooooo 🙂
    Sergio

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