Continua lo scambio Maurici – Boatti sulla Certosa di Pavia…

Riportiamo qui l’ultimo intervento sul tema della tutela e gestione della Certosa di Pavia dell’avv. Maurici e, in allegato piu’ in basso, l’intero “carteggio” occorso, comprese alcuni dialoghi avvenuti sul social network facebook.
Inoltre ricordiamo che Domenica 13 Ottobre a Borgarello, in concomitanza con il Pranzo dell’Associazione PARCO VISCONTEO, ci sarà occasione di parlare ancora di questo tema. (Vedi evento)
Interverrà all’incontro anche l’onorevole Chiara Scuvera (PD) che si sta da tempo interessando del sistema monumentale della Certosa. A questo link uno stralcio della sua newsletter sull’argomento.

Franco Maurici, Pavia, 10 Ottobre 2013

I numeri, ci sono i numeri! Giorgio, mi stupisci, tu, un cultore dei numeri, non menzioni mai quelli della Certosa che sono impressionanti:
Superficie territoriale mq 326’750
Area agricola mq 300’000
Superficie coperta dei fabbricati mq 15’000
Superficie lorda di pavimento degli edifici civili e agricoli mq 40’000
Volume complessivo mc 136’770

Una chiesa, due chiostri, dodici edifici civili, otto fabbricati rurali.
Tutto questo appartiene non ai monaci, non alla Curia, ma allo Stato cioè a tutti noi.
Ma le condizioni del complesso non interessano alla talpa canterina del Parco Visconteo.
Il problema è solo: biglietti sì, biglietti no.
Credete che i monaci dalle visite non ricavino nulla? Evidentemente ai difensori dello statu quo va bene così. Vanno bene i graffiti nei chiostri, i tetti sfondati delle celle, le muffe nelle stanze chiuse, le cappelle laterali inaccessibili (fuorché non si presenti richiesta scritta alla Sovrintendente), il riso coltivato fin quasi al limite del muro di cinta; che così è caduto.
Credete che un complesso tanto grande si possa gestire con i paternostri? Senza un numero di addetti adeguato? Certo occorre un accurato piano finanziario che non presumo neppure di abbozzare, ma qualche idea non manca. Mimmo Damiani ha proposto di chiedere i fondi europei. E le fondazioni? Perché usano i fondi solo per le speculazioni edilizie?
Ancora un numero per Giorgio: l’area Neca è costata alla fondazione Banca Regionale Europea 20 milioni di euro. Non potevano essere spesi per la Certosa?
Poi Giorgio in po’ di logica non guasta. Trovami un modo migliore del biglietto per accertare il numero dei visitatori. Il registro firme: dice la talpa canterina.
Ma chi l’ha mai visto? Ma che prova è?
Dopo, ma solo dopo il ripristino della biglietteria, potrai dire che ho sbagliato, che nessuno visita la Certosa, che il complesso non è paragonabile alla Cappella degli Scrovegni, ecc.
Giorgio ancora una volta mi stupisci. Un raffinato intellettuale come te per dimostrare l’inutilità dei biglietti ricorre alla graduatoria degli artisti? Giotto al primo posto. E Bernardo da Venezia e il Bergognone? All’ultimo? La Romanini eccelsa studiosa di Bernardo da Venezia (notizia per la talpa canterina), inorridirebbe.
Immaginiamo la Certosa di domani riportata all’antico splendore: un orario continuato per dieci ore, copiosi servizi, larga offerta di opportunità culturali (biblioteca, laboratori, sale studio, esposizioni, percorsi ecologici), guide laureate, celle del silenzio, esercizi spirituali, lezioni teologiche, spazi per i bambini. In 326 mila metri quadrati c’è spazio per tutto.
Si potrebbe chiedere meno di 10 euro per l’accesso? Se ne pagano già quasi altrettanti ai monaci e il servizio è precario. Ci hai deluso. Credevamo di vederti al nostro fianco come a Borgarello e invece … ma non è mai troppo tardi.

Scarica il PDF Scambio Boatti Maurici su Certosa di Pavia (PDF)


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