Alan Ferrari e la tangenziale di Certosa

di Alessandro Galbiati, da ViviBorgarello 6 marzo 2015

Nella sala consiliare di Certosa, presenti i Sindaci di Certosa, Borgarello e Giussago, Alan Ferrari è venuto a trovarci.
Membro della commissione Affari Istituzionali alla Camera, quella che lavora a riforma elettorale e Titolo 5° della Costituzione (competenze istituzionali e rapporti fra organi centrali e locali) ha parlato di politica nazionale, Regioni e Comuni.
Dopo il rischio default del 2011, quando lo spread salì oltre i 500 punti, superato confusamente lo sbigottimento nell’ azione dei governi Monti e Letta, alla nazione occorreva una leadership di garanzia democratica ma incisiva e determinata.
Malgrado i mugugni e le legittime opposizioni interne/ esterne, Renzi certamente soddisfa questa esigenza e raccoglie un ampio consenso.
E il primo provvedimento, gli 80 euro ai redditi più bassi , anche se non ha attivato quel meccanismo virtuoso di spesa / domanda sul ciclo macroeconomico ha indubbiamente lanciato un segnale rassicurante quanto mai necessario in un contesto di forte disaffezione .
sindaciMa l’ azione di riforma profonda dei problemi sociali, economici e occupazionali, non poteva partire che da lì , dalla definizione di un modello elettorale che desse garanzie di rappresentatività e insieme di governabilità (soglia di sbarramento , premio di lista), superando il fallimentare premio di coalizione che produce raggruppamenti di comodo e maggioranze instabili; ma anche contemperando preferenze elettorali a rischi di candidature troppo personalistiche (capilista designati , preferenze ).
Quindi lo sfoltimento istituzionale, a cominciare dalle Provincie, forse perchè era un percorso già avviato, forse anche perchè le Provincie sono l’anello debole della catena istituzionale. Poi l’abolizione del Senato, urgente necessità di snellimento decisionale prima ancora che risparmio di spesa, allineando il nostro sistema legislativo alla maggioranza delle democrazie occidentali . Una sola camera mantiene certamente la capacità di legiferare in piena garanzia, essendo attivi oggi meccanismi di comunicazione e verifica di legittimità ben più efficaci del passato (il bicameralismo nacque all’indomani dell’esperienza fascista, volendo privilegiare criteri di garanzia e controllo rispetto alle esigenze di celerità ed efficienza del monocameralismo).
Ma tutto questo non si può fare da soli perché le variazioni costituzionali richiedono maggioranze più elevate della legislazione ordinaria. Da qui gli “accordi”, spesso contestati ma necessari… Poi l’ azione specifica di governo nell’istruzione, punto di partenza di ogni azione profonda di riforma (stabilizzazione del precariato); l’intervento su occupazione e impresa (riduzione del cuneo fiscale per neoassunti); e i primi interventi a beneficio degli enti locali con stanziamenti per la scuola pubblica (ma anche privata…) e il quasi dimezzamento 2015 delle aliquote di accantonamento nel “Patto di stabilità”.
Qui gli interventi dei Sindaci presenti sottolineano le storture e le conseguenze vessatorie di questa “sciagurata” norma che persegue opportunisticamente il riequilibrio dei conti nazionali, facendolo pagare agli enti locali ; costringendoli anche, quasi per beffa, a faticosissimi aggiornamenti procedurali e normativi (bilancio armonizzato, Imu, Tasi, Tari) ; mentre i trasferimenti dallo Stato rispettano puntualmente i piani pluriennali di riduzione.
E finalmente parliamo di territorio. Dall’impegno del viceministro delle infrastrutture Del Basso venuto in dicembre a Pavia è scaturito una disponibilità (ufficiosa) del governo di 35 milioni per la realizzazione del nuovo ponte della Becca.
Lo stanziamento promuoverà analogo impegno Regionale/ Anas per complessivi 65-70 milioni. Fra le pieghe e i risparmi del progetto una quota significativa dovrebbe (potrebbe) essere stornata a favore delle maggiori criticità viabilistiche pavesi ovvero le tangenziali di Belgioioso e Certosa.
In questo senso Alan Ferrari con determinazione si impegna, incontrando il consenso preliminare dei tre Sindaci, ma anche qualche – legittima – contestazione dal pubblico , preoccupato del rilevante consumo di suolo e dei rischi speculativi connessi.
L’ arteria avrà uno sviluppo di 4-5 Km , da Torriano sino al confine sud con Borgarello (dopo Edilcommercio) , costo di realizzazione previsto 5-7 milioni. “Borgarello ne trarrà certamente beneficio per il decongestionamento del pericoloso accesso sulla provinciale Mi –Pv.
Sempre il consumo di suolo deve essere valutato con molta attenzione perché è un atto irreversibile su un bene pubblico limitato, ma rispetto al danno che da anni subisce la comunità di Certosa (divisa in due e afflitta da preoccupante inquinamento dell’aria) è probabilmente il male minore.
“Una soluzione al rischio speculativo potrebbe essere la costituzione di un vincolo di inedificabilità e la realizzazione di mitigazioni a bosco sui bordi dell’ arteria, con benefici paesaggistici e da inquinamento” propone il Sindaco Lamberti .
“Finalmente le amministrazioni locali si riappropriano del loro territorio e del diritto di scelta, liberate dal pesante condizionamento del centro commerciale che per anni ha tenuto in scacco le istituzioni e paralizzato ogni concreta iniziativa ” dice il Sindaco di Certosa Infurna .
”Volendo cogliere il risvolto positivo – suggerisce Ferrari- forse proprio questo ritardo ha salvaguardato involontariamente il territorio da interventi speculativi che una decina di anni fa erano certamente più ricorrenti . Grazie a tutti“.
E grazie Alan, tienici aggiornati.


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