Da La Provincia Pavese del 2 Luglio 2014
Articolo di Stefania Prato
CERTOSA.
Inciampa in una buca del marciapiede, si frattura il quarto metacarpale della mano destra e, ricoverato in ospedale per l’intervento chirurgico, viene a sapere che la sua domanda di assunzione è stata accettata.
Ma è costretto a dire di “no” Maichol Cortese che ha 21 anni e da tre sta cercando lavoro.
Un’occupazione di tre mesi alla “Galbani” a cui deve rinunciare per un incidente. «Sono stato sfortunato, ma non mi arrendo», dice Maichol che in tasca ha un attestato di qualifica professionale conseguito al Cfp di Pavia e che, dopo centinaia di curricula inviati senza aver ricevuto risposta, finalmente avrebbe potuto avere la sua buona occasione.
«Come operaio semplice – precisa il padre Mario, da sette anni disoccupato, conseguenza di un grave incidente sul lavoro che lo ha reso invalido al 100% e che lo ha fatto dichiarare inabile al lavoro all’88% – ho inserito mio figlio nella categoria protetta ed è molto probabile che, passati i tre mesi, sarebbe stato riconfermato con un contratto a tempo indeterminato».
Mario Cortese non nasconde la rabbia per un incidente «che si poteva evitare se solo fossero stati eseguiti normali interventi di manutenzione».
«Quella buca c’era da tanto tempo e c’è ancora, nonostante il fatto sia stato denunciato al Comune», precisa Cortese, che il 18 giugno scorso, sei giorni dopo l’incidente, ha inviato in municipio una raccomandata per segnalare l’episodio. Resta quell’opportunità mancata a causa di uno squarcio tra gli autobloccanti del marciapiede di viale Certosa, un’apertura larga oltre 20 centimetri e profonda 30.
«Erano quasi le 22 – racconta Maichol –. Stavo camminando con un’amica, parlavo e non mi sono accorto della buca».
Al pronto soccorso gli è stata diagnosticata una “frattura scomposta diafisi 4 metacarpale mano destra”.
È seguito il ricovero in ospedale, il 15 giugno, e il giorno seguente l’intervento.
«In quel frangente mi telefona la Cooperativa San Martino di Piacenza, a cui mi ero rivolto per trovare lavoro, e mi fa sapere di un’assunzione di tre mesi alla “Galbani”, dice il ragazzo. «Chiederemo il risarcimento del danno». conclude il padre.
Il sindaco Marcello Infurna fa sapere che «gli uffici si sono tempestivamente mossi per l’apertura del sinistro». E aggiunge: «Sono dispiaciuto per Maichol, ragazzo che conosco e a cui auguro buona guarigione, non ho appurato inadempienze comunali. (st.pr.)
Per una buca perde il lavoro
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