Articolo da La Provincia Pavese del 29 Maggio 2014 di Stefania Prato
CERTOSA. Autovelox mobile nei punti più critici del paese.
Sarà questo uno dei primi atti del neo sindaco Marcello Infurna che ha deciso di collocare un rilevatore della velocità sull’ex statale dei Giovi e sul viale Certosa, «le strade più pericolose», sottolinea il primo cittadino che tiene a precisare: «Non si tratta di un provvedimento per fare cassa, ma per garantire maggiore sicurezza ai nostri residenti».
La tendenza, ricorda Infurna, è quella di premere con troppa disinvoltura il piede sull’acceleratore, «determinando seri rischi per l’incolumità dei nostri cittadini», dice il sindaco che aggiunge: «L’ex statale 35 taglia il nostro paese e gli automobilisti sfrecciano ad alta velocità, incuranti dei limiti stabiliti dal codice della strada».
Altro punto critico è il viale che porta al monumento della Certosa. E anche qui il problema è la mancanza di rispetto dei limiti.
E siccome la legge impone che nelle postazioni mobili i controlli vengano effettuati da due vigili, Infurna fa sapere che utilizzerà anche gli uomini delle Polizie locali di Giussago, che può contare su tre persone, Zeccone e Borgarello, entrambi con un solo vigile, come la stessa Certosa. «Con questi Comuni era stata sottoscritta una convenzione che consentiva la messa in unione del servizio di vigilanza – spiega il primo cittadino –. La sicurezza è una delle priorità della nostra amministrazione». Una priorità condivisa anche dalle due minoranze che a breve si siederanno in Consiglio. Massimiliano Cozzi, della lista Ora tocca a te, si dice d’accordo su quello che sarà uno dei primi provvedimenti dell’amministrazione Infurna. «Concordiamo sull’autovelox – spiega Cozzi –. Era anche nel nostro programma elettorale per cui lo sosterremo. Appoggeremo infatti tutti gli atti che rientrano nei nostri indirizzi programmatici e il problema della sicurezza urbana era uno di questi».
Maria Vittoria Sereni, di Idea&Lista, sostiene che «sulla ex statale dei Giovi sarebbe meglio, come deterrente, installare rilevatori vicini al semaforo». «E colonnine di rilevamento – aggiunge – sarebbero necessarie anche su viale Certosa dove bisognerebbe vigilare che venga osservato il divieto del passaggio dei mezzi pesanti sulla strada che porta al monumento». L’intero territorio di questa parte di Pavese è presidiato da apparecchi di rilevazione. Autovelox fisso al Cassinino, che assicura un introito di circa 100mila euro all’anno, e velok a Vellezzo e a Giussago.
A Borgarello si opta per l’autovelox mobile, soprattutto nelle strade interne al paese. «In un anno il Comune incassa circa 8mila euro», fa sapere il vicesindaco Laura Baronchelli. Ne incassa meno Giussago con 8 velok.
Certosa, primo atto del sindaco Infurna «Metto l’autovelox»
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