Bando regionale «A Certosa il Comune non aiuta»

Articolo tratto da La Provincia Pavese di Martedì 18 Marzo 2014 di Stefania Prato

Il volontariato chiede appoggi. L’assessore: «Sto studiando gli atti»
CERTOSA.
Vogliono accedere ad un bando regionale sulla coesione sociale per ottenere fondi e chiedono, prima di presentare il progetto, un incontro con l’amministrazione comunale per «avere un appoggio istituzionale». Però la richiesta di molte delle associazioni di volontariato in paese sono rimaste finora senza risposta, dice Giuseppe Esposito, presidente dell’associazione Pavia-Asti Senegal. «Da due settimane i gruppi di volontariato hanno chiesto di convocare un tavolo delle associazioni – spiega Esposito – l’obiettivo è quello di fare rete, tra associazioni ed enti locali, per accedere ai fondi di un bando regionale dedicato alla coesione sociale ed alla cittadinanza attiva. Abbiamo inutilmente cercato di contattare il sindaco e l’assessore alla partita, Marcello Infurna, e siamo dispiaciuti di essere stati ignorati, visto che questi finanziamenti regionali potrebbero essere utili ad alcuni gruppi di volontariato». Dopo le sollecitazioni verbali, il 7 marzo è stata protocollata, dal vicesindaco Maria Vittoria Sereni, la richiesta di convocare un incontro. «Ma anche in questo caso non si è avuta risposta. Il bando è complesso e la scadenza è fra 4 settimane e non vorrei proprio – continua Esposito – fare una polemica pubblica, ma questa potrebbe essere un’occasione da non perdere». Sono 15 le associazioni di volontariato del paese, mentre ammontano a 14mila euro i finanziamenti previsti dal bando, denaro che potrebbe essere impiegato per iniziative che contribuiscano ad aggregare t vecchi e nuovi residenti. «C’è poca amalgama tra i residenti storici e chi è venuto ad abitare qui da poco», sostiene Esposito. In attesa di essere contattati dagli amministratori, alcuni volontari stanno pensando di iniziare a redigere il progetto da presentare in Regione. «Ci stiamo comunque organizzando per trovarci tutti insieme e vi sono già alcune idee». L’assessore Infurna fa sapere che «si sta valutando il bando attraverso l’apporto di persone esperte». E aggiunge: «Da una prima lettura non sembrerebbe interessante per la realtà locale e comunque non è di competenza del Comune, per questo non comprendiamo per quale motivo veniamo chiamati in causa se non per scopi elettorali».

 


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