Riunione del Comitato per la tutela e lo sviluppo della Certosa di Pavia

da ViviBorgarello.it articolo di Alessandro Galbiati

In un incontro nella sala Auser di Borgarello, troppo affollato per definirsi un semplice tavolo tecnico, l’avvocato Maurici infaticabile promotore del comitato per la tutela della Certosa di Pavia, ha voluto presentare Marco Vitale, candidato all’investitura di “Commissario” per la gestione del costituendo (nelle intenzioni dei promotori) polo/ente museale della Certosa.

Un’investitura istituzionale che dovrebbe ricevere mandato presidenziale per intervenire in quel gomitolo di competenze interessi e disinteressi che presiedono oggi il complesso monumentale ma che fatalmente ne hanno segnato il declino. Un declino organizzativo e soprattutto strutturale che un documento – poco divulgato ma ufficiale – del Provveditore alle Opere Pubbliche quantifica in circa 30 m.ni di euro. Marco Vitale è figura non nota al grande pubblico ma molto conosciuta e apprezzata in ambienti economici e amministrativi: manager privato e pubblico, di orientamento progressista-liberale, già presidente delle Ferrovie Nord Milano, assessore a Milano, Commissario Governativo per l’uso delle risorse private nella ricostruzione del Kosovo, fu anche studente del prestigioso collegio Ghislieri e poi docente all’Università di Pavia in un periodo di cui ricorda le ricorrenti visite alla splendida Certosa.

Dopo un saluto a Virginio Rognoni, convinto sostenitore della Certosa ma assente per un lieve infortunio domestico, Maurici ha voluto spiegare il perché di un Commissario: serve una centralità di gestione per dissipare la nebbia delle competenze, i piccoli e grandi interessi, le viscosità di gestione, mentre i monumenti, gli affreschi, le mura di cinta, si sgretolano; serve una centralità di coordinamento per formulare progetti e domande di finanziamenti presso le istituzioni europee e rendere spendibili risorse ingenti che l’Italia non usa perché non sa chiedere; serve la costituzione di un Polo Museale, ente autonomo che potrà gestire con agilità risorse, interventi manutentivi e piano di riutilizzo del complesso. Vitale richiama una felice precedente esperienza di recupero edilizio/monumentale al Rione Sanità di Napoli dove decisiva fu la nascita di alcune cooperative di lavoro che attivarono la ricostituzione del tessuto sociale : “non fate nulla per il turismo o istituzioni lontane, fatelo per voi !” dice citando Hugues de Varine, già “responsabile dei musei Unesco”: il recupero di monumenti e quartieri passa attraverso una gran dose di consenso. Ma anche (forse soprattutto) attraverso un piano forte, preciso, e alleanze che quel piano possano condividere: con evidente riferimento al FAI e a Italia Nostra, a istituzioni analoghe non governative e, impossibile farne a meno, a figure di rilievo politico. Ma attenzione non diamo nulla per scontato, la navigazione non sarà né semplice né tranquilla. La molteplicità di resistenze e finte alleanze potrà a lungo fiaccare la forza della determinazione.

Fra gli ospiti partecipanti le presenze ormai ricorrenti di Paolo Ferloni (prof. UniPV, cons. Italia Nostra), Valter Veltri (Cons. Com. Pavia), Nicola Lamberti (Sindaco Borgarello), Eugenio Rossi (Prof. BicoccaMI), Del Frate (esponente Mov. 5 Stelle), Piero Damiani (la Piazza e il Ponte) e Gianfranco DePaoli (presidente Pavia Monumentale) che hanno proposto una visione allargata dell’intorno di Certosa, ricomprendendo Pavia, il suo castello, Mirabello, il Parco Visconteo, il Naviglio. E hanno sottolineato l’importante apporto di personalità della cultura già vicine al progetto, docenti delle università di Pavia, Milano Bicocca, il Politecnico, capaci di mobilitare consensi e competenze.

Fra i promotori dell’Associazione “individuiamo un comitato ristretto di gestione, elaboriamo un itinerario operativo preciso, e parliamone, magari a casa del mio amico Rognoni che, infortunato non può spostarsi…“: queste le prime mosse che Marco Vitale indica per avviare l’iter di richiesta di commissariamento della Certosa di Pavia.
Il prof. Rossi ha proposto la costituzione di un comitato tecnico-scientifico di cui faranno parte eminenti studiosi esperti di politiche turistiche.
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