Il Demanio vuole cedere ai privati parti della Certosa

Da La Provincia Pavese del 12 Novembre 2013
di Linda Lucini

PAVIA
La casa del fittabile con i suoi due piani e poi portici, ex granai, stalle e case coloniche più 3mila metri quadri di terreno: è questo quanto il Demanio vuol dare per 50 anni a privati disposti a fare i restauri per creare strutture turistico ricettive. In pratica chi ha i soldi per farlo può farsi avanti e presentare il progetto.
Il bando dettagliato non c’è ancora, ma il Demanio ha già messo tutto on line.
C’è la cartina con la porzione di monumento da cedere ai privati e ci sono quelli che il Demanio chiama i punti di forza: «location di valore storico-culturale, contesto paesaggistico di pregio, accessibilità, flussi turistici nazionali, tipologia architettonica unica». Per il Demanio, il grado di fattibilità del progetto è «medio-basso», comunque si va avanti attraverso il piano «Valore Paese-Dimore».
La casa del fittabile è in cattive condizioni, così come lo sono tante parti del complesso monumentale e persino lo Chalet della Certosa fuori dall’ingresso che è in totale abbandono dopo il no al mega-progetto di ampliamento.
«E’ inaudito – dice Franco Maurici che ha redatto un progetto per valorizzare la Certosa – Prima di cedere una porzione va decisa il futuro del complesso. Una destinazione ricettiva può anche essere ammessa, ma nell’ambito di un progetto complessivo. Informerò subito il sottosegretario ai beni culturali Ilaria Borletti Buitoni che ci aveva dato assicurazioni di studiare con attenzione la situazione».
«Così si toglie un pezzo della Certosa per adibirlo ad un’attività specifica che non ha niente a che vedere con quanto c’è attorno», aggiunge Paolo Ferloni di Italia Nostra.
«Mi sembra una decisione slegata da discussioni collettive – sostiene il senatore Luis Orellana – Ne discuterò con il sottosegretario Borletti Buitoni con la quale invece si era parlato di un restauro del complesso da 6 milioni di euro con gli incassi dei biglietti».
L’assessore provinciale Milena D’imperio non boccia l’idea del Demanio perché «a furia di rimandare, si è fatto poco», ma per lei i progetti di recupero dell’interno e delle parti esterne devono andare avanti di pari passo.
L’assessore comunale Marcello Infurna attende il bando: «I dettagli non sono irrilevanti. A noi preme il recupero della Certosa ma, se non terranno conto delle esigenze del territorio, non ci faremo scavalcare».

 


Pubblicato

in

da

Tag:

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Completa la \ * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.